Di paese in paese

Io e Daria ci siamo conosciute due anni fa quando, durante il primo trimestre di maternita’, ci siamo incrociate in un corso post-parto con i nostri bambini. Daria e’ una persona positiva, piena di iniziativa ed energia, e per lei Monaco non e’ stata la sua prima esperienza di migrazione; la sua famiglia ha origini ucraine e, quando lei era ancora piccolina, si sono trasferiti in Italia. E’ interessante conoscere mamme bilingui e con esperienze di vita particolari come la sua, per questo ho voluto raccogliere anche il suo prezioso punto di vista. Lo trovate nelle righe qui sotto! 

Puoi raccontarmi quando e per quale motivo sei arrivata qui a Monaco di Baviera?

Sono arrivata a Monaco il 12.07.2013. Ci siamo spostati con il mio allora fidanzato perché abbiamo ritenuto fosse il momento giusto per mettersi in gioco. Lui aveva perso il lavoro – la ditta dove lavorava è fallita da un giorno all’altro – e io dopo quattro anni nella stessa azienda avevo voglia di rimettermi in gioco e cambiare. Con la crisi in Italia si faticava a trovare due nuovi impieghi e allora abbiamo deciso di provare a Monaco. Mia mamma da anni vive qui e quindi siamo andati un po’ più tranquilli: ci ha aiutato tantissimo nel primo periodo con la burocrazia e soprattutto con la garanzia per prendere in affitto un appartamento.

Conoscevi gia’ questa citta’? Quali sono state le tue prime impressioni? Avevi vissuto in altre citta’ tedesche per avere un termine di comparazione?

Conoscevo già Monaco perché ero venuta diverse volte a trovare mia mamma, ma non ci ho mai vissuto per più di quattro – cinque giorni. Era la mia prima esperienza in una città tedesca. Le prime impressioni sono state senza dubbio positive: tanto verde, tanti parchi, la possibilità di spostarsi in bici in città e di fare lunghissime escursioni fuori, poter fare il bagno nei laghi e nei fiumi… Le prime impressioni sono senza dubbio legate a questi aspetti naturalistici di Monaco.

Quali sono state le prime difficolta’ riscontrate, nella vita privata e nel lavoro? Come hai reagito?

Le prime difficoltà le ho riscontrate nel lavoro: mi sono trovata davanti a tedeschi con una flessibilità mentale pressoché nulla e una lentezza nello svolgere i compiti lavorativi incredibile. Ero davvero ammutolita, non capivo da dove venisse l’efficienza e il rigore tedeschi se i lavoratori sono così pigri, limitati e poco svegli… la prima esperienza di lavoro non è andata a buon fine: non riuscivo a convivere con le cose citate sopra e ad adattarmi. Nel secondo posto di lavoro è andata decisamente meglio – l’ambiente era internazionale e molto più interessante e piacevole. Ci sono rimasta per quattro anni fino alla maternità.

Hai un titolo di studio? Hai continuato ad utlizzarlo o ti sei reinventata? In che modo?

Ho una laurea magistrale in Economia e Diritto. Non garantisce una professione vera e propria o specifica, ma non ho fatto altri studi.

In che modo ti senti legata a questa citta’ ? Che valore aggiunto ha dato alla tua vita vivere qui?

Mi ci sento a casa, sono a mio agio ovunque vada e in questo periodo della mia vita sento di essere nel posto giusto. Magari in un futuro mi sposterò di nuovo, chissà. Un aspetto positivo di questa esperienza riguarda sicuramente la conoscenza della lingua tedesca, ma anche dell’inglese che è migliorato nettamente grazie al contatto quotidiano per quattro anni con la mia capa americana. Oltre a queste cose scontate per un trasferimento all’estero, a Monaco la mia vita è diventata decisamente più salutare: passo molto tempo all’aperto, mi muovo molto di più a piedi o in bici e consumo meno alcol (addio agli aperitivi italiani).

Ti senti diversa da come sei partita? Se si, in che misura e sotto quali aspetti?

Mi sento diversa: ho acquisito più consapevolezza di me stessa, del mio valore professionale e sono più sicura di me.

Ti senti integrata? Hai avuto la possibilita’ di imparare bene la lingua locale, fatti storici e culturali, seguire aspetti sociali e sviluppare relazioni soddisfacenti con persone tedesche? Pensi che lo stato e la societa’ tedesche diano sufficienti mezzi e opportunita’ a riguardo?

Non saprei valutare il grado della mia integrazione nella societá autoctona tedesca, ma posso dire che a Monaco mi sento completamente a mio agio. Sono ben inserita nella società internazionale e multiculturale e ho alcune amicizie strette con tedeschi.

Che aspetti apprezzi e non apprezzi della societa’ tedesca? Sono piu’ quelli che hai imparato ad apprezzare o a “criticare” nel corso del tempo? Puoi farmi qualche esempio?

Sono maggiori gli aspetti che apprezzo e cerco di non focalizzarmi su quelli negativi. Per ora non ho mai dovuto affrontare qualcosa che mi abbia davvero fatto “arrabbiare” a livello di sistema.

Cosa ti manca di piu’ del tuo paese di origine? Come convivi con la tua provenienza e le tue radici?

Mi è davvero difficile rispondere a questa domanda in modo univoco, avendo per così dire due paesi di provenienza.

Senti che questo paese possa garantirti un futuro, per te e per tutte le persone coinvolte nella tua vita quotidiana (fidanzato, marito, figli etc.). Pensi – al momento – di poter rimanere qui ancora a lungo? Se si/ no perche’?

Al momento è qui che voglio crescere mio figlio, ed è qui che vorrei fermarmi per almeno i prossimi cinque – dieci anni. Poi si vedrà.

Fonte immagine: Pixabay, Autore: Free-Photos

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