Con l’arrivo dell’orario solare le giornate si sono fatte più corte e le minori ore di sole, insieme all’abbassamento delle temperature, influiscono negativamente su molte persone.
Io chiamo questo momento la “yetizzazione” perché ci trasformiamo un pò tutti, chi più chi meno, in creature pelose e di umore tanto altalenante e imprevedibile quanto più al Nord si viva (e su questo punto va la mia completa solidarietà agli immigrati italiani nei Paesi Scandinavi).
Quest’anno sarà il mio ottavo inverno a Monaco e anche se mi sto già impasticcando di vitamina D da più di un mese mi sono resa conto che quest’anno dovrò fare qualcosa in più: stendere una lista di comportamenti di salvataggio per mantenere la soglia di „yetizzazione“ sotto i limiti consentiti.
Premetto: sono nata a dicembre e amo la neve, le caldarroste, la cioccolata calda, il vin brulè, e chi più ne ha più ne metta, ma dopo un pò ammettiamolo, del freddo ne abbiamo tutti una gran solfa, e da lì ci mettiamo a navigare come ossessi su Booking e Kayak per scappare al mare il più presto possibile.
La mia lista della resistenza è una raccolta di comportamenti che mescolano tre culture, quella italiana, quella tedesca e quella spagnola, e spero mi/vi torni utile adesso o più avanti, quando il grigiore sovrasterà le nostre giornate e ci sogneremo spiaggiati a Portorico arrostendoci la panza sotto il sole come se non ci fosse un domani.
Per questo in inverno i tedeschi mi hanno insegnato che:
- TI DEVI MUOVERE. Non importa se fuori piove, nevica, gela, hai il mal di testa, il ciclo e madonne varie quotidiane. Ti devi muovere, e lo devi a te stesso, con sistematicità. Puoi cominciare lasciando l’auto a casa o a cento metri dal lavoro, scendere dalla metro o dal bus due fermate prima, fare le scale al posto che prendere l’ascensore, usare la bicicletta se il tragitto quotidiano te lo consente. Si comincia con questi comportamenti e poi si cerca un’attività che ti diverta, uno sport dalla cui ora settimanale ( vada bene che dovrebbero essere almeno due o tre) esci stanco ma soddisfatto e ti renda felice. Te lo hanno detto tutti e ancora non ti mentalizzi? Beh, sarebbe ora ti decidessi…senza aspettare per forza Capodanno!
- DEVI DIVERSIFICARE. La routine, se ben strutturata, aiuta a mantenere una quotidianità “ordinata“ ma appiattisce l’essere umano. Per questo coltivare un interesse, un “hobby“ aiuta a mantenerti giovane, a conoscere nuove persone ed ambienti, a non “fossilizzarti”. Imparare una nuova lingua, ad esempio, è un potentissimo anti-age; due settimane fa abbiamo avuto al lavoro un esercizio linguistico-cognitivo al lavoro e sono rimasta sorpresa di come i miei colleghi, tutti sulla quarantina, fossero estremamente inibiti nel risolverlo mentre io – solo grazie al dover parlare quotidianamente più di una lingua- l’ho risolto in dieci secondi. Per carità, potrei aver avuto puro culo ma ve lo assicuro: imparare una seconda lingua e poi provare a buttarcisi anche solo in occasione di una vacanza è una bellissima esperienza e quel „buttarsi“ ti può togliere dieci anni di dosso, credici.
Gli italiani mi hanno insegnato che in inverno:
- TI DEVI SAPER ALIMENTARE. E cucinare pietanze calde. E variate. E con ingredienti stagionali. Ho capito che è tanto comodo mettere in tavola quattro affettati e formaggi sul tagliere, ma al pane ci si può accompagnare anche qualcosa in più, no? Alimentarsi bene è la prima chiave di benessere psico-fisico di una persona e se le condizioni metereologiche penalizzano non c´è punto più importante su cui insistere e migliorarsi. Informazioni, tabelle, strumenti e ricette ci vengono quasi regalati ormai. La chiave di svolta consiste in un po‘ di curiosità e voglia di volersi bene, anche a tavola.
- TI DEVI SAPER VESTIRE. E attenzione, c´è una differenza abissale tra “vestire” e “saper vestire”. L’italiano sa non solo come “coprirsi”, “sa vestirsi” nel senso che si copre ma non tanto da sembrare uno yeti pronto per la spedizione in Siberia. L´italiano veste mediamente bene, ricerca tessuti di qualità (e costosi!) ma non vuole sembrare perennemente pronto a partire per una missione sul K2. Insomma, sanno distinguere un abbigliamento sportivo da uno casual, cosa che in molti paesi europei troppo spesso viene confuso.
Gli spagnoli mi hanno insegnato che:
- TI DEVI COLORARE. Nell´abbigliamento, nell‘ arredamento, nelle relazioni di colori che ti valorizzano. Ieri leggevo un articolo interessantissimo su La Repubblica di come molti consulenti di immagine abbiano trovato la chiave del successo nella consulenza cromatica. Insomma, ci sono colori che addosso non solo ci donano ma ci fanno veramente del bene, ci danno benessere. Rispetto agli italiani, gli spagnoli sono molto più variopinti, per alcuni “eccentrici” nei gusti. Sicuramente il clima e la cultura esercitano un ruolo importante nello stile di vestire, e penso che uscire dai conformismi cromatici e trovare i propri colori sia un atto liberatorio. Per questo: bando ai grigiori e pieno sfogo alla propria personalità, al di là delle tendenze del momento.
- TI DEVI CONFRONTARE. Stare chiuso in casa con le tue abitudini, i tuoi pensieri e purtroppo i tuoi problemi o preoccupazioni non porta a nulla. Quello che importa è avere intorno a sé una comunità sana, di persone con le quali puoi parlare dei tuoi successi come degli insuccessi, che sappiano apprezzarti ma anche allegramente criticarti quando necessario. Avere relazioni stabili e sincere oggigiorno è come sedere in un volo di prima classe, e non lo dico con ironia. Però i primi responsabili di questa fortuna, di questo cerchio di gente che sta attorno a noi siamo noi stessi e la capacità di portare sincerità ed esempio nelle relazioni quotidiane. Per questo: mai chiudere la porta a nessuno e saper reggere il confronto, anche con la persona meno desiderata sulla nostra lista.
Avete annotato? Spero di si e che alcuni punti, anche se non vi troviate d’accordo su tutto, li applichiate nei mesi a venire quando avvertite che la pelliccia vi stia velocemente crescendo…buon inizio di settimana, Winter is coming!!!
*Tutte le immagini riportate hanno come sorgente Pinterest