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Parlare di senso civico può sembrare – anche grazie all’attuale clima politico europeo – un argomento poco degno di interesse. In realtà queste due parole aprono una voragine di possibili conversazioni e toccano un tema attuale molto sensibile: il riconoscimento del cittadino nel proprio stato.

Ma com’è nato il senso civico?

Potrebbero essere discusse mille teorie a riguardo, personalmente credo sia andata un pò così: provvedere ai bisogni primari e garantirsi allo stesso tempo una quotidianità sicura era , sia per singoli che per i piccoli nuclei, estremamente difficoltoso. Riunirsi in gruppi avrebbe quindi facilitato il tutto ma, per non accendere conflitti dopo una settimana di convivenza, bisognava stabilire un compromesso, cioè un un sistema di regole cui tutti, di comune accordo, avrebbero dovuto sottostare.

Stabilire un compromesso quindi e approvarlo, o meglio dire riconoscersi in questo ordine dato, implicava manifestare un atteggiamento rispettoso e allo stesso tempo partecipe all’interno di quell’ aggruppamento che gli antichi greci definivano sotto il termine di polis.

Possiamo dunque pensare che sia successo lo stesso anche in Germania? Non in una maniera cosi immediata. Come descriveva Tacito i popoli tedeschi, all’arrivo delle truppe romane, avevano una struttura insediativa ben lontana dal modello greco-romano:

“È noto che i popoli germanici non abitano alcuna città e non sopportano nemmeno case riunite fra loro. Vivono in dimore isolate e sparse qua e là, a seconda che una fonte o una pianura o un bosco li ha attirati. Fondano villaggi non di edifizi insieme connessi, all’uso nostro: ciascuno lascia uno spazio libero intorno alla propria casa, o contro il pericolo d’incendio o per imperizia del costruire.

Tacito, De Origine et situ Germanorum

Ci sono voluti ben duecentodieci anni perchè i Romani potessero sottomettere i popoli germanici. Un enorme sforzo bellico in cui però molti cronisti storici già avvertivano una profonda differenza tra questa civiltà e quella romana, meno corrotta e piu’ propensa all’ ordine e alla gerarchia. Rimane quindi in sottofondo quest’idea per cui il senso civico tedesco non sia favorito da una situazione politica contingente, bensì da un’innata affezione per le regole e la piramidalità sociale, sin dai tempi piu’ antichi.

Ho cercato di osservare molto i tedeschi durante questi anni e penso che il loro senso civico possa essere riassunto nell’impegno mutuo in far si che

ogni cosa pubblica rimanga tale, ossia possa essere usufruita in ugual misura da un altro cittadino, indipendentemente dalle sue origini e dal suo credo. Pertanto qualsiasi entità non viene percepita sotto proprietà esclusiva e viene mantenuta in uno stato decoroso affinchè altri cittadini possano usufruirne piu’ a lungo possibile.

E´un pensiero che presuppone qualcosa che abbiamo già accennato, ovvero la fiducia in uno stato democratico e nel suo giusto funzionamento.

Dove possiamo ritrovare i segnali di questa fiducia? In questi semplici gesti:

1. Il pagamento delle tasse supportato da un complicato ma minuzioso controllo fiscale. 

2. L’attenzione sociale, discreta ma omnipresente, soprattutto per madri, bambini, anziani e disabili. Quando ero incinta e poi neo-mamma ho ricevuto molti aiuti, anche da persone sconosciute, a bordo di servizi di trasporto pubblico, nelle stazioni, negli ambulatori. Anche gli anziani e i disabili possono -almeno a Monaco- godere sempre di una circolazione sicura, supportata da attenzione civile e urbana (vedasi gli innumerevoli ascensori, rampe e segnaletica predisposti in tutte le stazioni metropolitane).

3. Il rispetto per l’ambiente come luogo di vita pubblica. Ciò che mi ha sorpreso di Monaco è, ad esempio, la scarsità di bidoni per l’immondizia nei luoghi pubblici. Nonostante ciò la città rimane sempre pulita e decorosa e il Comune predispone di mezzi e personale per riordinare efficientemente la città anche in seguito a grosse manifestazioni.

4. Il rispetto per le cose altrui. Non è poco frequente recuperare oggetti personali smarriti (portafogli, cellulari, borse, orologi e oggetti di valore), perchè quasi sempre vengono riportati alle casse o alle portinerie invece di essere intascati. Auto e biciclette vengono lasciati bordo strada (quest’ultime spesso non chiuse con lucchetto) senza essere danneggiate o rubate. In alternativa esistono molti servizi di noleggio auto, scooters o monopattini per cui gli atti di vandalismo sono circoscritti ad eventi sporadici.

Volete saperne di piu’ e raccogliere alcune informazioni attuali su questi singoli aspetti? Vi lascio volentieri qualche link qui sotto, buona lettura!

LINK UTILI:

1. Le imposte di tassazione in Germania:

https://www.eu-gleichbehandlungsstelle.de/eugs-it/cittadini-dell-ue/infoteca/nuovo-in-germania/imposte

2. Alcuni spot della MVG su un uso rispettoso dei mezzi pubblici (proiettato su tutti i vagoni metro e bus):

3. Il sito del servizio di pulizia urbana di Monaco, ricco di informazioni e consigli tra cui l´organizzazione dello smaltimento di rifiuti durante eventi pubblici:

https://www.awm-muenchen.de/italiano/rifiuti-in-italiano.html

4. Una buona traduzione di un interessante articolo sul Süddeutsche Zeitung:

https://www.thema-international.it/posts/monaco-di-baviera-una-citta-sicura

Fonte immagine: Pixabay Autore: Free-Photos

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