Quel primo anno di vita

Un anno e mezzo fa nasceva Viola, mia figlia. Un’esperienza che mi ha travolta. Di emozioni, di avvenimenti, di insegnamenti. La luce e le tenebre, l’amore e la paura, la bellezza di una nuova vita e la fine di un’era.

Dopo il parto comincia l’avventura più intensa che si possa sperimentare: divenire una madre. Perché mamma non si nasce, ma ne nasce una proprio nel momento in cui quel piccolo bambino respira questo nuovo mondo.

È un processo di pazienza, amor proprio, di momenti in cui ci si trova in bilico tra una linea d’amore e una di perdizione. Ti ritrovi responsabile di una creatura piccolissima che dipende da te, senza mezzi termini. La tua vita diventa un intreccio di emozioni ancestrali, rimaste molte volte nascoste fino ad allora nelle parti più vulnerabili del proprio essere.

Sono Marta, scrivo per Italian Pot in veste di madre, donna e professionista e in questo primo articolo vorrei condividere con voi le sei pillole di apprendimento che ho appreso nel primo (e rivoluzionario!) anno e mezzo di vita con mia figlia. Perché, se è vero che molti lati di me sono cambiati, moltissimi altri mi hanno trasformata in una persona piena di risorse, che non sapevo nemmeno di avere:

1.      Diventare madre è il lavoro più difficile che io abbia mai fatto, ma anche quello nel quale ho imparato di più nella mia vita.

Un anno e mezzo fa non avevo idea di quante cose avrei dovuto imparare. Diventare madre è stato come fare un grande reset di tutto quello che sapevo nella vita pre-Viola: mi sono sentita vulnerabile, nuova e inadatta su molti temi di cui avevo letto, ma che mi hanno poi travolto nella realtà quotidiana.

2.      Mamme si diventa, non si nasce. Nella società del giorno d’oggi siamo bombardate da mille news su cosa “dovresti fare”, come “dovrebbe comportarsi il tuo bambino”.

Fare, fare, fare. Senza contare che dare alla luce un bimbo è come scalare l’Everest (parole di un’ostetrica) a livello fisico e mentale. Diventare madri è un lavoro di pazienza, di dubbi, di paure e di gioie. E purtroppo rimane sempre troppo poco tempo per capire come ci si sente. È fondamentale supportare le neomamme: non solo hanno dato a vita a qualcuno, ma anche a una nuova sé.

3.      Diventare mamma è una questione di trial and error, un continuo testare senza pensare troppo a come andrà.

Diventare madre è un lavoro di costante cambiamento, resilienza, creatività. Ogni giorno si parte con un nuovo test: provando, ma soprattutto sbagliando. Perché, diciamocelo, non è semplice capire un neonato o un bambino. Ma con infinta pazienza si trova la soluzione giusta. Se non è questo problem solving…

4.      Non esiste una versione di madre perfetta.

Così come non esiste il lavoro perfetto per tutti. Distruggiamo questo mito che ci fa sentire inadatte. Una madre è un vulcano di sentimenti e di azioni che sono dettati dall’amore per la figlia o il figlio.

Ma essere madri dovrebbe anche coincidere nel voler il meglio per noi anche come professioniste, come donne. E su questo punto mi rivolgo alle aziende, a chi prende le decisioni importanti nei campi lavorativi ed educativi: per cogliere le mille potenzialità delle madri, offrite la flessibilità di cui hanno bisogno. Vedrete poi che risultati saranno in grado di raggiungere.

5.      La potenza dell’essere madre: come scoprire di potercela fare.

Notti insonni, svegliarsi senza energie ma poi accorgersi che ce la fai a fare tutto. Con il sorriso.

Il time management che pensavo di avere prima era veramente facile in confronto agli schedule che mi sono trovata ad avere con mia figlia. Sono diventata medico, psicologa, ricercatrice, manager di un sacco di campi prima sconosciuti. Magia.

6.      L’importanza di accettare.

Ho imparato ad accettare che molte volte non riesco a fare tutte le cose che sono nella mia testa, ma che in realtà svolgo molte più “micro” attività ogni giorno.

Il fatto è che Viola, crescendo, fa crescere anche me. Ponendomi domande che prima non mi facevo, prospettive che prima non consideravo.

Con lei, anch’io compio un anno e mezzo di nuova consapevolezza, di una nuova me.

Come ogni storia degna d’essere tale, c’è sempre una morale, che dovrebbe essere chiara a tutti:  

Dai una mamma la possibilità di brillare:

lo farà in una maniera finora sconosciuta anche a Lei.

Una replica a “Quel primo anno di vita”

  1. […] Original article published in Italian in the blog Italian pot […]

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