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Conoscere il sistema sanitario tedesco e’ qualcosa che nel 2012, quando partii disoccupata verso Monaco (te lo racconto qui), ho ingenuamente e pesantemente sottovalutato. In realta’ di fermarmi cosi’ a lungo non me lo sarei nemmeno immaginata; ma non tenere sott’occhio alcuni temi mi ha regalato – come si dice in spagnolo- unas malas jugadas.

Innanzi tutto deve essere chiaro: il sistema sanitario tedesco e’ un sistema mutualistico nato nel 1883 ad opera di Bismark. Al contrario di quello italiano, di tipo universale, la sanita’ tedesca funziona grazie ai contributi obbligatori degli assicurati (intesi come residenti sul territorio nazionale).

Dal momento dell’Anmeldung, cioe’ del registro del proprio domicilio in Germania (vi lascio qui il link del Comune di Monaco su come funziona) avete l’obbligo di chiudere un contratto assicurativo sanitario tedesco.

Piccolo appunto: la tessera sanitaria europea copre in Germania solamente i servizi sanitari di emergenza. Dal momento in cui avete concluso l´Anmeldung e lavorate stabilmente in Germania siete tenuti a registrarvi all´Anagrafe AIRE dei cittadini italiani residenti all´estero. Con la registrazione AIRE perdete automaticamente tutti i diritti di assistenza sanitaria basica (non di emergenza) in Italia.

La firma di un contratto di lavoro in Germania include sempre l´iscrizione ad una cassa sanitaria, procedura svolta generalmente dal datore di lavoro. Nonostante cio’ penso sia importante che sappiate che esistono due tipi di casse sanitarie: le gesetzlich o pubbliche e le privat o private.

Vediamo chi puo’ accedere a chi e cosa:

  • Assicurazioni pubbliche (in Germania piu´ di un centinaio):
    • Lavoratori dipendenti (Angestellte/ in) con reddito lordo annuo inferiore a 62.550 €
    • Studenti (Stundent/ in) residenti fino al trentesimo anno d’eta’
    • Apprendisti (Auszubildende/ Lehrling) e tirocinanti (Praktikant/in)
    • Entrano gratuitamente nell´assicurazione del coniuge/ genitore che lavora: coniuge disoccupato che non guadagni piu´di 455 € lordi mensili o 450 € Minijob, figli a carico (disoccupati fino ai 23 anni e studenti universitari fino a 25 anni)

Il pagamento di una assicurazione pubblica ammonta a circa il 14 – 15% del reddito lordo annuale (7,3% pagato dal datore e 7,3% dal lavoratore stesso) e garantisce una base di prestazioni comune a tutti, con alcuni pacchetti extra eligibili a proprie spese.

Passare da una assicurazione pubblica all’altra e’ generalmente poco problematico nel sistema sanitario tedesco. Nel caso in cui da dipendenti si voglia invece passare da un’assicurazione pubblica a una privata consiglio vivamente un calcolo e una scelta accurata. Tornare infatti sui propri piedi e’ in questo caso molto complesso se non purtroppo impossibile.

  • Assicurazioni private:
    • Liberi professionisti e lavoratori autonomi (ma non gli iscritti alla Küstlersozialkasse, alla Cassa degli Artisti)
    • Lavoratori dipendenti con con reddito lordo annuo superiore a 62.550 €

La quota di pagamento mensile e’ calcolata sul profilo di rischio. Se sei quindi giovane e sano, senza una famiglia a carico, paghi inizialmente poco. La tua evoluzione di vita vedra’ pero’ aumentare esponenzialmente i contributi necessari, con ripercussioni sociali gia’ molto evidenti (se sai bene il tedesco ti propongo questo approfondimento di zdf).

Piccolo appunto: nel caso in cui il tuo reddito lordo annuo superi i 62.550 €, vedrai immediatamente ( e matematicamente) come le trattenute per il servizio sanitario diventino ingenti. La spinta a passare al sistema privato e’ automatica e pressante.

Il mio consiglio rimane comunque: sangue freddo.

Specialmente quando si ha figli e ci si trova in questa situazione il passaggio ad un sistema privato implica si un minore importo per il singolo genitore, ma anche un obbligo ad includere (non gratuitamente!) i propri figli nel contratto; le cifre devono essere ben chiare dall’inizio, nero su bianco.

Oltre a questo alcune assicurazioni lavorano su un sistema a franchigia (solo per l’assicurato, non per i bambini) che richiede alla fine COMUNQUE una certa spesa fissa annuale. Oltre che, nella pratica quotidiana, all’immane quantita’ di fatture che devono essere anticipate prima di ricevere il corrispondente rimborso.

Insomma: l’assicurazione privata puo’ forse garantire assistenza migliore e piu’ celere (altro mito galleggiante) ma la quotidianita’ che ne risulta e’notevolmente piu’ complicata.

E altra cosa: non sognatevi mai di cambiare di assicurazione privata o di recidere il contratto con una privata per passare ad un’altra. Potreste imbattervi in un bel casino e trovarvi improvvisamente scoperti da qualsiasi assicurazione.

Situazione 1: Disoccupazione

Un punto importantissimo: che lavoriate o meno, nel sistema sanitario tedesco, l’assicurazione sanitaria continua a dover essere pagata di tasca propria. Ricordatelo. In caso di „stato inattivo“ i contributi diminuiscono ma comunque rimangono e vanno versati.

Nel caso in cui abbiate maturato, sia dipendenti che liberi professionisti (!) il diritto ad un sussidio di disoccupazione su territorio tedesco (vi rimando a questo link per capirne meglio) l’Agenzia del Lavoro, la Agentur für Arbeit, si occupa del pagamento di tutte le prestazioni sociali di cui avevate diritto prima della fine del contratto. Alcuni punti da sottolineare:

  • Il vostro stato di disoccupazione deve essere notificato personalmente alla Agentur für Arbeit, meglio se con dovuto anticipo. Ricordate che nessuno fara’ questo al vostro posto e avete a disposizione massimo quattro settimane dopo l’ultimo giorno di lavoro per continuare a essere coperti sanitariamente.
  • Il pagamento dei contributi sociali (assistenza sanitaria, alla cura, pensionistica) corrispondono a circa il 70% della disoccupazione recepita. Insomma. Da disoccupati non farete la pacchia.
  • Un consiglio: quasi tutti i contratti di lavoro hanno un limite di licenziamento o Kündigungsfrist che va da uno a uno a sei mesi. Sfruttate questo tempo per prendere contatto con la vostra assicurazione sanitaria e capire quali servizi rimarranno garantiti e a quali condizioni. Spesso tra l’Agenzia del Lavoro e la vostra assicurazione ci sono discrepanze che devono essere chiarite sin dall’inizio.

Situazione 2: medico di base, pediatra, dentista

Una struttura mutualistica come quella del sistema sanitario tedesco comporta un’organizzazione territoriale diversa rispetto a quella italiana, di tipo universale. Per intenderci: non esistono istituzioni come „ASL“ o „ULSS“ cui riferirsi per la scelta del medico di base.

In caso di malattia si puo’ accedere ad un qualsiasi ambulatorio di Allgemein Medizin o Hausarzt (medicina generica o di base), a prescindere dal luogo/ distretto di residenza. Non dovete fare generalmente nessuna iscrizione/ disiscrizione ad uno sportello particolare , solo telefonare alla Praxis scelta e domandare se potete essere accolti o meno. I medici di base tedeschi possono accogliere un tetto massimo di pazienti pubblici e illimitato di pazienti privati.

Oltre a cio’ non siete vincolati ad un medico una volta che siete stati nella sua Praxis un paio di volte. Potete avere allo stesso tempo piu’ medici di base, pediatri, dentisti cui rivolgervi. Anche se in alcune cose, come ad esempio per i bilanci di salute pediatrici o particolari terapie o interventi ortodontici, consiglio di tenere un unico professionista.

Piccola nota per le mamme: poco prima del parto fate una telefonata a un paio di pediatri presso cui vorreste portare i vostri bambini, per capire la reale disponibilita’. Normalmente non dovrete „prenotare“ nessun posto e raramente riceverete un secco „nein“. Ma esservi gia’ fatti sentire vi fara’ partire a colpo sicuro con i controlli. I nuovi fratellini si accettano senza problemi.

La mia regola e’: il piu´possibile vicino a casa e ben valutato su Jameda.

Jameda e’ un portale tedesco in cui potete cercare tutti i medici e ambulatori vicini ai vostri luoghi di residenza  e capire il livello di soddisfazione dei pazienti. Grazie a Jameda ma anche a molte opinioni di conoscenti ed amici ho raccolto una buona lista di medici di base e specialisti cui rivolgermi in ogni situazione, non necessariamente italiani e con tempi di attesa moderati (a Monaco i tempi di attesa sono purtroppo in genere molto lunghi).

Situazione 3: visite specialistiche particolari

Per visite mediche specialistiche (es. ginecologiche, oculistiche, otorinolaringoiatriche…) in ambulatori, Praxis e cliniche private, Privatkliniken, non serve generalmente nessuna ricetta medica. La ricetta medica (o Überweisung o Rezept) non e’ ancora di tipo elettronico e si emette nelle seguenti varianti:

  • Ricetta rosa/ rossa: per i pazienti pubblici. Su di essa sono indicati solo medicinali inclusi nel catalogo di prestazioni delle casse sanitarie e quindi da esse rimborsabili (fino al limite stabilito per legge che non include il prezzo completo del prodotto). La validita’ della ricetta e’ di 28 giorni (termine da focalizzare per la richiesta di rimborso alla propria cassa)
  • Ricetta blu o ricetta privata: destinata per la maggiore a pazienti privati, per cui il medico non deve osservare nessuna linea guida precisa e il paziente deve sobbarcarsi da solo i costi. Vale anche per l’emissione – richiesta espressamente dall’ utente – a pazienti pubblici che non vedono comunque nessun rimborso.
  • Ricetta verde: e’ una ricetta in cui si prescrivono alcuni medicinali non rimborsabili. Eccezioni in alcune KK sono fatte per medicinali omeopatici, fitoterapici e antrofosici.
  • Ricetta gialla: medicinali antidolorifici. E’ valida 7 giorni.

Normalmente tutte le casse sanitarie pubbliche coprono totalmente il servizio medico specialistico (ad eccezione di alcune prestazioni cui il medico si premura di dare informazioni su modalita’ e prezzi per il dovuto consenso). Nelle casse private esiste una certa variabilita’ contrattuale che varia di caso in caso, anche per quanto riguarda le spese specialistiche per i bambini. Informatevi con anticipo.

Situazione 4: e se mi ammalo ( o si ammala il mio bambino!)

Da (e solo da) lavoratori dipendenti i giorni di malattia, come quelli di ferie, rimangono retribuiti.

Nel caso in cui ci si assenti dal lavoro per malattia per piu’ di tre giorni il datore di lavoro richiede generalmente a partire dal quarto giorno un Arbeitsunfähigkeitsbescheinigung, un certificato di impossibilita’ a lavorare che puo’ essere redattato solo dal vostro medico curante (non solo di base!). Dall´1.07.2022 anche il datore di lavoro ricevera’ automaticamente informazione della malattia del dipendente per via telematica, risparmiando quindi un bel po’ di lavoro e spreco di carta a tutti!

Dalla data di inizio della malattia (in cui si include l’ingresso in ospedale per un’operazione o l’inizio di una terapia di riabilitazione) riceverete per circa sei settimane stipendio pieno. Dovesse durare piu’ a lungo (dalla settima alla settantottesima settimana, in un frangente massimo di tre anni), entra in gioco la cassa sanitaria, che paga il 70% dello stipendio lordo regolarmente percepito fino ad un certo limite contributivo (4.827,50 EUR al mese; a partire dal 2022), e non superiore al 90% dell’ultimo stipendio netto. Questo importo si chiama Krankengeld.

E se si ammala mio figlio?

Con la pandemia e’ cambiato molto, soprattutto per genitori e bambini assicurati pubblicamente.

Se il bambino ha meno di dodici anni, vive con il genitore assicurato e nessuno puo’ occuparsi esclusivamente di lui/lei (perche’ ad esempio entrambi i genitori lavorano) si ha diritto da 30 a 65 giorni di malattia per ogni bambino, in valore raddoppiato per genitori single e illimitato per genitori di bambini disabili.

Ci si puo’ avvalere di questa speciale condizione fino al 19.03.2022 (aggiornero’ a breve l´articolo a proposito) e anche in situazioni come:

  • Chiusure permanenti di scuole e asili
  • Organizzazione o prolungamento straordinario di vacanze scolastiche
  • Riduzione dell´orario di apertura delle strutture o chiusura temporanea di classi/ gruppi

4 commenti su “Il sistema sanitario tedesco”

    1. Ciao Ines qualsiasi contratto di lavoro dipendente in Germania garantisce assistenza sanitaria completa dalla data di inizio a quella di fine stipulata. Se in quella settimana il tuo contratto e’ ancora in vigore e il tuo stato di malattia viene certificato da un medico curante rimani coperta,

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