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Giulia è una di quelle amicizie che porti sempre nel cuore. Educatrice di scuola materna e curiosa viaggiatrice, Giulia arriva a Monaco sette anni fa ma ci incrociamo solo un anno dopo il nostro arrivo. La sua esperienza di migrazione ha avuto momenti positivi e negativi ma quest’ultimi sono stati brillantemente superati da una sua grande qualita’: il suo equilibrio e i suoi piedi ben ancorati a terra. Sara’ per questo che le voglio cosi’ bene? Questo e non solo! La sua intervista la raccolgo qui sotto. Buona lettura!

1. Puoi raccontarmi quando e per quale motivo sei arrivata qui a Monaco di Baviera?

Sono arrivata qui sette anni fa, come ragazza alla pari, ho lavorato un anno per una famiglia italo-tedesca e il 16 agosto 2013 sono stata assunta a tempo indeterminato come educatrice in un asilo sempre italo-tedesco, dove lavoro da sei anni. Il motivo principale del mio trasferimento e’ stato quindi il lavoro.

2. Quali sono state le prime difficolta’ riscontrate, nella vita privata e nel lavoro? Come hai reagito?

Riguardo alle difficolta’ riscontrate all’inizio in realtà direi poche. La casa l’ho trovata facilmente e, una volta sul posto, dato che il lavoro già ce l’avevo, ho costruito amicizie tramite il corso di tedesco e il passaparola. Insomma, la lontananza da casa e l’ambientarsi qui sono stati gestiti molto bene!

3. Hai un titolo di studio? Hai continuato ad utilizzarlo o ti sei reinventata? In che modo?

Ho una laurea magistrale in pedagogia, presa in Italia e riconosciuta e molto apprezzata nel mondo lavorativo tedesco, cosa che mi ha permesso di essere assunta in tempi celeri e di svolgere la mia professione in maniera gratificante.

4. In che modo ti senti legata a questa citta’? Che valore aggiunto ha dato alla tua vita vivere qui?

Riconosco e apprezzo la grande fortuna, soprattutto a livello lavorativo e la qualita’ di vita che mi da questa citta’. Ricca di verde, culturalmente molto attiva, molto pulita e sicura… poter raggiungere laghi, boschi anche a piedi, un lusso! Ma in quest’ultimo anno qualcosa e’ cambiato. Sono sicuramente cambiata io, certi ritmi cominciano ad andarmi stretti, avrei voglia di cambiamento, di novità ma di certo non mi pento delle scelte che ho fatto in questi anni, assolutamente!

5. Ti senti diversa da come sei partita? Se si, in che misura e sotto quali aspetti?

Mi sento molto cambiata. In generale penso che ogni esperienza all’estero cambi ciascuno di noi, e penso che fatta in Germania ancora di piu’, forse per la lingua, la gente. Sicuramente mi sono rafforzata molto caratterialmente, determinata lo ero già’ prima ma ora ancora di piu’. Qui siamo immigrati e, inevitabilmente, bisogna dimostrare di piu’. Rispetto a quando sono arrivata c’è maggiore immigrazione e questo ovviamente rende i tedeschi ancora piu’ diffidenti nei nostri confronti.. in campo lavorativo a parte divergenze culturali, che penso non cambieranno mai (stereotipi/ luoghi comuni vari) ho creato belle amicizie, sia con colleghe/i tedeschi che italiani. In generale posso ritenermi molto soddisfatta sia a livello personale che lavorativo ma dopo tanti anni, forse ho bisogno di qualche cambiamento!

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