Un anno fa ho deciso di fare quello che alcuni chiamano “il grande salto”: avviare una partita IVA in Germania. Non è stata una scelta leggera, né immediata. La spinta era già lì, da tempo, alimentata dal desiderio di indipendenza e dall’ostinazione nel costruire qualcosa di autentico, che avesse un impatto nella vita delle persone.
Dopo un rientro al lavoro post-maternità diverso da come mi immaginassi e un’estate dedicata alla riscoperta di me stessa, sono partita con il mio business di consulenza risorse umane, offrendo coaching, formazione e ristrutturazione del capitale umano a privati e aziende.
Se vuoi un assaggio del sapore dolce-amaro della libertà professionale, mettiti comodo: ecco le mie cinque regole per sopravvivere (e, con un po’ di fortuna, prosperare) come imprenditrice in terra teutonica.
SPOILER ALERT (ovvero cio’ che non ti dicono mai): avviare una partita IVA è un po’ come diventare genitore – puoi leggere tutti i manuali che vuoi, ma alla fine il percorso è solo tuo, fatto di gioie e dolori, e sì, di molte lezioni apprese strada facendo.
1. Parti da te stesso: cosa vuoi fare? Come lo vuoi fare? Perché?
Viviamo in una società che adora i risultati perfetti, ma iniziare un business è come buttarsi da un aereo senza sapere dove si trovi il paracadute. Ti piacerebbe avere la ricetta perfetta? Beh te lo dico: non esiste.
Quando lavori per conto tuo, diventi il tuo team di consulenza. Non c’è “capo” a cui rivolgere domande esistenziali, solo il tuo riflesso nello specchio.
Trova la tua “nicchia” e costruisci tutto attorno a ciò che ti rende unico, perché è questo che le persone cercano, non solo un elenco di competenze. Ti avverto pero’: questa è la parte più difficile. Nessuno vuole davvero scavare a fondo e scoprire che forse non ha tutte le risposte.
2. Investi su te stesso: costruisci competenze che ancora non hai e impara anche a farti aiutare e a delegare
Una volta definiti obiettivi e motivazioni, inizia il vero divertimento. Scoprirai presto che dovrai investire in strumenti, software, corsi e competenze che probabilmente non avresti mai considerato necessari. Organizzazione, contabilità, marketing… improvvisamente, sei il CEO di ogni dipartimento immaginabile.
Io, per esempio, non avevo idea di quanto sarebbe stato vitale un buon programma di gestione contabile. Ora ho fogli Excel più ordinati della mia dispensa. Ogni volta che impari una nuova competenza, sei un passo più vicino al “tuttofare” che il mondo freelance richiede. Da cliente a creatrice di contenuti, da coach a contabile, ogni giornata ti arricchisce di qualcosa di nuovo e indispensabile.
E non dimenticare: non c’è bisogno di fare tutto da soli! Esistono commercialisti, esperti che possono aiutarti a redigere un business plan o a gestire il tuo sito e i tuoi canali social. Ricorda di confrontarti con chi ha già intrapreso questo percorso e prenditi il tempo per esplorare tutte le opzioni: leggi, rifletti, crea.
Aprire la partita IVA non è solo un atto burocratico; è l’inizio di un’avventura che porta con sé libertà, ma anche responsabilità.
3. Costruisci una rete di contatti e collabora con altri professionisti
Il lavoro da soli può essere stimolante, ma anche estenuante. Circondati di persone che ti spronino e ti arricchiscano: networking non è solo una parola di moda. Partecipa a conferenze, eventi, pranzi online e coinvolgiti in gruppi dove senti di poter crescere.
La collaborazione è essenziale: non esiste concorrenza, esiste l’ispirazione. Prendi parte a conferenze, unisciti a gruppi di lavoro e coinvolgiti in ogni occasione di crescita. Circondati di persone che ti ispirino e ti sfidino.
Ricorda, non sei in concorrenza con nessuno se non con te stessa: ogni incontro può trasformarsi in un’opportunità di collaborazione.
E ogni tanto, concediti di “staccare”: non tutto è lavoro. Ci sono persone e momenti che meritano di essere vissuti per quello che sono, non per le prospettive che potrebbero aprire.
4. Tieni d’occhio i costi e ricorda il valore di ciò che fai
Immagina il tuo lavoro come un piccolo orto che curi ogni giorno. All’inizio, pianti i semi e ogni giorno ti preoccupi di annaffiarli. Ma poi arriva il momento del raccolto, e lì la domanda: “quanto valgono i miei pomodori?” La risposta è… non lo saprai mai con certezza finché non li porterai al mercato.
Questo è uno dei dilemmi più comuni: come mettere un prezzo ai propri servizi. Ti troverai a soppesare ogni ora passata a fare formazione, ogni coaching, ogni consulenza. Ogni progetto che realizzi è il frutto di competenze e dedizione, di cui solo tu conosci il vero costo. E ricordati: il tuo valore cresce con il tempo. Sottostimare il proprio valore significa lasciare che anche gli altri lo facciano.
E ricordati sempre di segnare quella fattura o costo nel tuo file Excel 🙂
5. Sii resiliente e impara a sbagliare – ricordando di celebrare i successi!
Infine, ecco la regola madre di tutte: credici sempre, anche quando sembra che nessun altro lo faccia.
Impara a sbagliare, perché non sarà l’ultima volta. Gli errori non sono la fine del mondo; sono tappe di un percorso che, per quanto accidentato, ti porta avanti.
Ci sono stati momenti in cui, davanti a clienti insoddisfatti o difficoltà inattese, avrei voluto mollare. Ma ho imparato a vedere ogni errore come un investimento in resilienza. Ogni volta che superi un ostacolo, cresci e ti avvicini al traguardo.
E, soprattutto, celebra i tuoi successi, anche quelli che sembrano insignificanti. Le recensioni positive, le parole sincere di un cliente, il sorriso di chi ha trovato nel tuo lavoro qualcosa che cercava: questi per me sono il fuoco che tiene vivo tutta la passione, entusiasmo e forza di volontà!
Tutto questo per dirvi che…
Come dice Alain de Botton:
“Chiunque non si vergogni di chi era un anno fa probabilmente non sta imparando abbastanza”
Quindi sii gentile con te stesso, celebra i tuoi successi e resta sul sentiero unico che stai tracciando.
L’imprenditorialità è una maratona, non una gara di velocità. Ci saranno giorni in cui ti sembrerà di essere in cima al mondo e giorni in cui vorrai solo tornare alla sicurezza di un lavoro “normale”. Ma ogni passo, ogni successo e ogni errore ti porteranno verso un progetto che è solo tuo, unico e insostituibile.
Essere imprenditore è molto più di ciò che fai: è come lo fai e chi sei mentre lo fai. E alla fine, le persone lavoreranno con te per questo, per il valore che porti: unico e insostituibile.